Cuddura cu’ l’ova!
Ci sono tradizioni che vengono tramandate e altre che si creano, altre ancora che esistono e fai tue!
Quella della cuddura cu l’ova è stata fatta nostra❤️ I miei bimbi la preparano ogni anno da quando hanno iniziato a pasticciare in cucina con la mamma e con gli amichetti: è un tripudio di forme, colori, codette, confettini, allegria e buon augurio!
La ‘nitta la preparava e la mangiava volentieri ma da piccola non ne ero affascinata, preferivo le uova di cioccolata.. I miei cuccioli invece la prediligono e non c’è Pasqua senza cuddura cu l’ova.
Tradizioni pasquali in Sicilia
La cuddura cu l’ova è un dolce della tradizione di Pasqua ed è un biscotto dalle forme più varie.
L’origine risale agli antichi greci così come il nome che viene da Kollura (pagnotta in greco) che vuol dire corona nel dialetto siciliano. Tipica della tradizione contadina siciliana, e per questo motivo la sua nota caratterizzante è data dalla semplicità degli ingredienti. In origine si trattava di una pasta di pane decorata da uova.
A quel tempo, in cambio di benevolenza e favori venivano preparate e poi offerte agli dei delle focacce, le Coulloura.
In epoca cristiana, questa usanza, venne mutata nel dono da parte delle giovani donne ai propri fidanzati nel giorno di Pasqua, dopo averle portate in chiesa il sabato santo per farle benedire.
La tradizione delle cuddura cu l’ova è diffusa in tutto il meridione ma il suo nome cambia da luogo a luogo.
Se vi trovate in Sicilia, potete chiamarle anche palummedde, aceddu cu l’ova, ciciliu, pupa cù l’ovu, campanaru, cannatuni, cannileri e pannareddu o, ancora, cuzzupe se siete in Calabria o scarcelle se andate in Puglia.
In Sicilia nel paesino di San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, per le tradizioni pasquali in Sicilia ogni anno vengono costruiti gli archi di pane, vere e proprie sculture architettoniche tra sacralità e contemporaneità.
Nel piccolo paesino non potendo erigere monumenti costosi i contadini diedero estro alla loro fantasia creando queste opere d’arte con canne rami di salice e impreziositi con decorazioni di corone e forme varie di pane.
Le cuddura cu l’ova, oltre ad essere preparate nella forma circolare così come presentata in questa ricetta, possono prendere diverse forme tra queste troviamo: il cuore, il giovincello e le pupe che rappresentano l’amore.
La cuddura o corona è associata anche ad una simbologia cristiana e pasquale : la corona di Gesù, la campana della Rinastita di Cristo, la colomba segno di pace, il cestino segno di abbondanza. La pizza una volta veniva chiamata cudduruna perché a forma proprio di corona.
E’ stata riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T) e ancora oggi si mangia sia nella sua versione salata che in quella dolce, in gran parte del meridione. In Sicilia ha svariati nomi, si passa dall’aceddu cu l’ovu catanese, ai pupi cu l’ovu palermitani, al campanaru di Trapani, alla panaredda di Agrigento e Siracusa.
La Ricetta
Ingredienti:
300 gr di farina 00
120 gr di zucchero
100 gr di burro morbido
1 uovo
Mezza bustina di lievito
Vanillina
Scorza di limone
Preparazione:
Create una fontana con la farina e inserita tutti gli ingredienti.
Impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Fate riposare l’impasto per 20 minuti.
Nel frattempo su un cartoncino disegnate e ritagliate la forma che desiderate, una campana, una colomba, un coniglietto.
Prendete l’impasto e stendetelo, poggiategli la forma sopra e ritagliate con un coltello, poggiategli sopra un uovo e create due rotolini da stendergli sopra.
Decorate la forma così ottenuta con codette, gocce di cioccolato, confettini.
Mettete in forno preriscaldato a 170 gradi e una volta pronte servite.
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